giovedì 27 agosto 2020

 

 ANTROPOLOGIA

LO SCAMBIO MATRIMONIALE

 Parlando di antropologia, viene naturale pensare al nome di Claud Levi-Strauss, ovvero il padre dello strutturalimo. Lo strutturalismo nacque in antropologia, ma la sua importanza è tale che esseo negli anni tracesa dalla sola antropologia, per spandersi anche in altri ambiti. La teoria che vi sta alla base si fonda sull'idea che la mente umana decriva il mondo secondo opposizini spaziali, come ad asempio su/giù, destra/sinistra, vuoto/pieno.

Nella sua più celebre opera, le strutture elementari della parentela, l'autore descrive il matrimonio non come un accordo tra singoli, ma come uno scambio tra gruppi. In particolare tratta lo scambio delle donne, un principio secondo il quale gli uomini di un gruppo scambiano, con gli uomini di un altro gruppo, le loro donne: in questo modo la comunicazione e la continuità dei gruppi sociali viene mantenuta, ovviando al problema della carenza di donne. L' obiettivo dellopera è di individuare la logica sottostante a tutti i sistemi di parentela al di là della loro varietà, ossia la struttura invariante rispetto a cui essi sono tutti trasformazioni. Alla base di tutti i sistemi matrimoniali è, secondo Lèvi-Strauss, la proibizione dell' incesto, la quale impedisce l' endogamia: l' uso di una donna, vietato all' interno del gruppo parentale, diventa disponibile ad altri.

La necessità di introdurre questo sistema sarebbe generata non da una necessità di gratificazione sessuale, quanto di sussidio economico. Infatti, in queste realtà, il mantenimento economico di un'individuo verte quasi unicamente sulla socità coniugale e sulla divisione del lavoro fra sessi. Uomini e donne hanno specializzazioni tecniche differenti e sono dunque reciproci l'un 'altra: l'uomo generalente si occuperà della costruzioni di utensili di vario genere, mentre la donna della preparazione dei pasti e del mantenimento della casa.

Un altro punto su cui si sofferma l'autore è cosa accadrebbe se non esistesse la proibizione dell'incesto, come già abbiamo accennato prima. Egli spiega che grazie alla proibizione dell' incesto è reso allora possibile lo scambio di un bene pregiato, le donne, tra gruppi sociali e quindi lo stabilimento di forme di reciprocità e di solidarietà che garantiscono la sopravvivenza del gruppo. Si parla non solo della relazione all'interno del matrimonio stesso, quanto di relazioni tra diversi matrimoni.  Sono queste le relazioni invarianti necessarie in ogni società, alla luce delle quali diventa possibile studiare le varie forme che assumono le relazioni di parentela, individuando due categorie essenziali di sistemi matrimoniali, quello a scambio limitato, tra cugini, di tipo prescrittivo, e quello a scambio generalizzato, di tipo preferenziale. 

Fondamentale è capire che sono gli uomini a scambiare le donne e non viceversa. Strauss, per argomentare questo punto, cita Malinowski, antropologo a cui spesso egli fa riferimento. In particolare ricorda le sue osservazioni fatte sui popoli Trobriand e sul loro costume del buwa, secondo cui un uomo deve alla sua amica dei piccoli regali: da qua si deduce che anche la relzione sessuale archetipicamente è data dall'uomo alla donna, non è uno scambio reciproco.  Strauss conclude dunque che così come nel sesso, anche nel matrimonio è l'uomo che si mette in contatto con un altro uomo, per scambiare la donna. Così si mantiene l'equilibrio sociale.

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