LA SUBLIMAZIONE DELLE PULSIONI
Nell'opera il disagio delle civiltà, Freud analizza il rapporto tra l'individuo e la civiltà: proprio questo dover stare in una civiltà porta l'uomo ad essere per natura inflice. La civiltà implica infatti la rinuncia parziale alla soddisfazione delle pulsioni e questo patto sociale permette la crezione di una comunità sociale.
Questo processo di limitazione delle pulsioni viene detto sublimazione: le pulsioni libidiche, possono con la sublimazione, essere utilizzate per produrre qualcosa di socialmente utile, come arte, lavoro, , scienza, ecc.
Freud sottolinea più volte che ognuno deve trovare la propria strada veros la felicità e critica la religione, che la felicità la impone e nasconde in tutti i modi anche solo l'esistenza della tristezza.
La sublimazione è quindi il modo attraverso cui si sttenua il disagio: l'energia libidica è inidirizzata verso una meta e un oggetto non direttamente sessuali, ma socialmente valorizzati.
Una teoria simile la possiamo ritrovare anche in Aristotele.
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