mercoledì 25 settembre 2019

PSICOLOGIA
PSICOANALISI E SOCIETA': DALL'IDENTITA' FAMILIARE ALL'INCONSCIO INDIVIDUALE
Sigmund Freud è stato un neurologo, psicoanalista e filosofo austriaco, fondatore della psicoanalisi, sicuramente la più famosa tra le correnti teoriche e pratiche della psicologia, nato nel 1856, in Austria.
Lo sviluppo del capitalismo industriale, con la separazione tra ambiente di lavoro e ambiente familiare, permise alla famiglia di organizzarsi in modo tale che gli individui si creassero una loro identità extrafamiliare, con progetti di vita autonomi e personali.
L'idea di un inconscio individuale elaborata da Freud rifletteva infatti i cambiamenti in atto sul piano economico e sociale in questo periodo. La teoria freudiana mette l'accento sulla particolarità di ogni esperienza umana per i singoli individui, dei vissuti, sulle dinamiche inconsce che influenzano lo sviluppo.
Molti teorici hanno sottolineato l'ambivalenza della teoria freudiana, criticandola: affermano infatti che essa non prenda in considerazione gli elementi di ordine sociale, politico ed economico che stanno alla base dello strutturarsi della vita personale. Freud, secondo molti, non ha saputo collegare le istanze di emancipazione presenti nella sua teoria alla condizioni storiche, sociali ed economiche.

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