martedì 29 ottobre 2019

ALFRED ADLER: LA NERVROSI E LA VOLONTA' DI AFFERMAZIONE
Adler fu il primo che si distaccò dal movimento psicoanalitico.
Egli ritiene che le nevrosi abbaino origine dale relazioni che l'individuo stabilisce con la società, sviluppando un senso di inadeguatezza. In questo senso è infatti presente un complesso di superiorità, originato da un complesso di inferiorità, relativo agli altri, che un individuo sperimenta: è accompagnato dalla volontà di affermazione e potenza. Questa aspirazione alla riaffermazione prende però il senso di una spinta alla realizzazione del sé creativo, dunque un tentativo di attribuire un senso alla propria vita.
Adler considera la nevrosi come un'accentuazione del senso si inferiorità: nel nevrotico prevale la dimensione personale a quella collettiva. Egli pretende che la società soddisfi i suoi desideri e sviluppa così un enorme senso di aggressività se questo non avviene. Gli scopi individuali si configurano in contrapposizione con quelli collettivi.
La terapia attribuisce un forte peso alla dimensione cosciente: con essa, il soggetto è rieducato alla relazione sociale e aiutato a conciliare aspirazionu individuali ed esigenze sociali.

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