La meglio gioventù film, diretto diretto da Marco Tullio Giordana, il cui svolgimento avviene dall'Italia del 1966 a quella del 2003. La pellicola narra la storia dei Carati, una famiglia romana, concentrandosi principalmente sulle figure dei due fratelli Matteo e Nicola. Nel corso della storia vengono descritte quasi tutte le fasi della loro vita, dal loro viaggio nel fiore della loro giovinezza, negli anni della contestazione e della controcultura agli anni della maturità, nel 2000. Quest'opera mette in relazione la sfera personale con quella politica, ma anche quella storica e culturale.
Il titolo della pellicola è tratto raccolta di poesie del noto Pasolini che porta lo stesso nome, una titolazione che allude direttamente ad una non meglio precisata età della vita.
Marco Tullio Giordana l’ha presa in prestito, adattandola alla sua ultima opera, ovvero un film della durata di sei ore.
Il film comincia nell’estate nel 1966 e racconta di un gruppo di amici della media borghesia romana, ponendo l'attenzione soprattutto su due fratelli, Nicola e Matteo, rispettivamente di lettere e medicina. L’estate del 1966 è quella che decide le scelte per la vita di questi due giovani ed intelligenti ragazzi. Entrambi hanno un incontro con Giorgia, affascinante ragazza con disturbi psichici. Incontro che segna la svolta delle loro esistenze è quello. L’esperienza, però, inciderà diversamente i due fratelli, dotati di empatie e sensibilità differenti. Nonostante provengano dallo stesso mondo morale e culturale, Nicola diventerà un illuminato psichiatra basagliano, aperto al mondo e alla vita, idealista, gentile. Matteo, invece, si arruola nell’esercito, poi nella polizia, in un disperato scontroso bisogno di dare ordine alle cose, obbedire a delle regole e non decidere più.
La giovane vive in una clinica psichiatrica e, a causa di vicende gravi e ignote all'interno della sua famiglia, non parla quasi mai e ha paura di toccare gli altri; all'interno dell'istituto psichiatrico viene sottoposta a elettroshock. Matteo, viene assunto come logopedista in quella clinica, e così la conosce. Durante il lavoro, poco a poco, stringe amicizia con lei, parlandole e condividendo le sue passioni per la letteratura e per la fotografia. Il legame fra loro due diventa sempre più stretto, fino a quando, una notte, Matteo, stanco di vederla soffrire ed essere sottoposta ad indicibili torture, decide di portarla via da quella violenta istituzione.
L'occasione giusta per poterla portare via è la vacanza estiva a Capo Nord, che il fratello Nicola ed i suoi amici hanno organizzato per chiudere l'anno universitario. Il giorno della partenza Matteo si presenta con la ragazza. Per andare all'estero, però, gli diventa necessario passare dal Brennero e, in assenza di un passaporto della giovane, i ragazzi sarebbero stati facilmente individuati come rapitori: i fratelli, Nicola e Matteo, decidono così di separarsi momentaneamente dal gruppo e di deviare il proprio viaggio per portare la ragazza al sicuro.
Stando insieme tutto il giorno per un lungo periodo di tempo, il rapporto fra i giovani si fortifica e Nicola inizia ad interessarsi su un piano più intimo a Giorgia, avvicinandosi a lei con estrema dolcezza ed empatia. I tre ragazzi si spostano di città in città, fin quando un giorno, per una distratta fatalità del destino, Giorgia viene catturata dalla polizia e riportata in istituto.
I due sono affranti, ma la vita va avanti e le strade dei due fratelli si dividono: Matteo torna a Roma, smette gli studi e decide di arruolarsi nell'esercito. Nicola, invece, in attesa di ricominciare l'Università raggiunge infine la Norvegia, mantenendosi lavorando in una segheria.
Nicola, dopo l'alluvione del 4 novembre a Firenze decide di raggiungere questa città e qui rincontra suo fratello, anch'egli in missione umanitaria. Il capitolo si chiude con l'incontro fra Nicola ed una studentessa universitaria di Torino, Giulia, che lo incanta suonando il pianoforte nel fangoso ed affollato piazzale degli
Uffizi, che diventerà poi moglie di Nicola e madre di sua figlia.
Questo è il punto di inizio e le loro storie scorreranno tra drammi, errori e sorprese inaspettate.
Il film si conclude, infine, con il figlio di Matteo, Andrea, che visita la Norvegia, in particolare Capo Nord, luogo in cui il padre e Nicola sarebbero dovuti andare insieme in quell'estate del 1966, viaggio che non hanno mai completato.
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