LE SOCIETA' ACQUISITIVE E LO SFRUTTAMENTO DELLE RISORSE NATURALI
Le società del periodo che stiamo studiando, sono antecedenti all'homo sapiens, e comparvero con la comparsa dell'agricoltura, e vengono definite società acquisitive.
Quest'espressione deriva dal fatto che fossero fondate sull'acquisizione di risorse presenti per natura nell'ambiente. In queste società, dunque, il lavoro immediato presenta un rendimento immediato.
Anche oggi esistono queste società e sono fortemente ugualitarie, piccole e mobili: se restassero in uno stesso luogo non avrebbero il tempo di riprodursi e di mutare. Proprio questa necessità ha portato questi gruppi a farsi chiamare bande.
Queste società sono assai paritarie: per esempio le donne hanno gli stessi diritti e dovrei degli uomini, e in caso di necessità, vengono ascoltate dai loro mariti e padri. Le coppie, in questo contesto, non sono legate tra loro indissolubilmente: le persone possono decidere di separarsi quando vogliono.
Inoltre, le diversità, vengono trattate come peculiarità e non come motivi di divario: non esiste stratificazione in queste società.
Il loro rapporto con il sovrannaturale è strettamente legato alla natura: tendono a non sfruttarla mai, poiché in essa ci ritrovano diversi spiriti benigni.
Anche le relazioni economiche non mancavano: molti antropologi ritengono infatti che molte società di cacciatori-raccoglitori, non potrebbero nemmeno esistere se non interagissero con quelle primitive.
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