DAI CAMPI DI CONCENTRAMENTO ALLA SOCIETA' ODIERNA: LE STRATEGIE SOCIALI VERSO LO STERMINIO
Anche nelle società odierne è evidente esistano delle forme di discriminazione molto dimili a quelle antisemitiche e delle problematiche nell'approcciarsi all'altro, con conseguenze uguali a quelle studiate fino ad ora. Ne sono un esempio tutti qui casi, in cui all'interno di una società, entra a far parte di essa un nuovo individuo, proveniente da un altro contesto culturale.
Questo caso ha fatto nascere degli studi interi riguardanti l'incompatibilità delle culture orientali ed occidentali: in questo senso, i luoghi multiculturali sarebbero luoghi di non incontro, più che di incontro.
Come disse Baumann, gli stranieri prendono allora le sembianze di estranei in prossimità, di cui si evita l'incontro, o meglio si ricerca il non incontro. Questa strategia di evitamento si definisce antropoemica e si distingue da quella antropofagica, secondo una definizione che risale agli studi di Strauss: mentre le nostre società tendono ad allontanare gli stranieri, ad escluderli e a renderli anonimi, quelle primitive tendono a consumarli, togliendone la forza.
In una visione ancor più radicale, il filosofo Baudrillard, ritiene che nellamodernità la problematica sia diventata un prodotto socioculturale: non si può fare a meno di produrre l'altro, dunque discriminare.
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