lunedì 4 maggio 2020

L'ALTRO GENERALIZZATO
George Mead, uno dei più noti esponenti della scuola di Chicago, ha evidenziato come le principali forme della strutturazione dell'identità personale, sopratutto nel gioco per i bambini. In questo contesto l'interiorizzazione della struttura sociale dei ruoli e delle posizione è molto importante per l'altro generalizzato.
 Secondo Mead lo stadio finale dello sviluppo matura quando l’individuo assume il ruolo dell’Altro generalizzato, cioè l’atteggiamento dell’intera comunità sociale nella quale si trova.
 L’Altro generalizzato è il maggiore strumento di controllo sociale, è quel meccanismo attraverso cui la comunità ottiene il controllo sulla condotta dei singoli individui. All’interno del Sé poi l’autore distingue tra “Io” e “Me”. Per “Io” si definisce la risposta dell’organismo agli atteggiamenti degli altri, mentre il “Me” è l’insieme organizzato degli atteggiamenti degli altri che un individuo assume.
 Il linguaggio è un fenomeno intrinsecamente sociale, in quanto diviene significativo solo se le persone sono in grado di acquisire il ruolo dell’altro e riescono ad adottare verso se stessi l’atteggiamento assunto dal proprio interlocutore. Nel corso di questa interazione, le persone costruiscono un’identità, assumono dei ruoli e negoziano significati.
Lo sviluppo della coscienza e del Sé individuale avviene in modo graduale, durante l’infanzia; il bambino passerà dalla capacità di assumere il ruolo dell’altro (attraverso giochi di ruolo) alla semplice assunzione attraverso l’immaginazione. Più nello specifico, intorno ai due anni il bambino attraverso il gioco imita i ruoli delle persone che sono entrate nella sua vita (“play” o “gioco spontaneo); soltanto verso i sette anni impara impara a giocare anche in gruppo secondo regole convenzionali, assumendo ruoli implicati nell’attività comune (“game” o “gioco organizzato“).
A mano a mano che il bambino incrementa la sua conoscenza del mondo esterno, anche la sua identità viene modificata: oer questo non  può essere intesa in senso statico. Questi cambiamenti a cui l'individuo è continuamente posto, portano a una modificazione o a una ristrutturazione dell'identità personale, che si riflette ovviamente sull'identità dell'individuo, spingendolo ad intrecciare nuove relazioni o ad assumere nuovi ruoli.

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