179)
1.la famiglia nucleare ha smesso di essere l'unle ico modello di famiglia possibile quando nella società s ebbero mutamenti economici, demografici, culturali e sociali.
2.la dimensione individuale e la dimensione collettiva coesistono all'interno di un gruppo familiare attraverso la collaborazione e l'aiuto reciproco.
3. la famiglia patriarcale e quella mononucleare si distinguono dalla maggiore flessibilità nello sviluppo della seconda rispetto alla prima, che si sviluppa su di un piano orizzontale e non gerarchico.
182)
1. tali momenti vengono detti momenti normativi, in quanti ritenuti normali e necessari.
2.e principali tappe del ciclo evolutivo familiare sono la costruzione di un'identità di coppia; poi la nascita delle responsabilità di parentela con la nascita dei figli; la crescita di quest'ultimi; l'invecchiamento; la morte.
3. in passato, il matrimonio era concepito come un atto formale di sostegno familiare, che andava ad intersecarsi con il tema dell'eredità o della salute, mentre ora è concepito più che altro come un fattore sentimentale.
4. molto spesso, con la nascita di un figlio, un genitore si trova incapace di sostenere il peso della nuova responsabilità: in questo casa ci si può trovare davanti addirittura alla fratturazione del rapporto familiare.
183)
1. una delle più frequenti motivazioni che possono portare al crollo del gruppo familiare, nella società moderna, sono la mancata capacità di essere genitori e partner allo stesso momento.
2.il mediatore familiare è una figura che andò a svilupparsi a partire dagli anni ottanta, il cui compito è prevenire il possibile conflitti e risentimenti all'interno della famiglia, essendo una figura esterna ed imparziale; le reti sociali informali sono invece dei gruppi che offrono sostegno familiare in modo informale.
3. secondo la teoria costruttivista, il confitto può rivelarsi utile per risolvere fraintendimenti, ma nn deve sfociare nel maltrattamento o nell'abuso: in quel caso la psiche dell'individuo che la subisce potrebbe venire fortemente danneggiata.
4. le variabili di famiglia che vengono prese in considerazione sono le famiglie bilanciare, le famiglie che si collocano a un estremo delle due dimensioni, le famiglie poco organizzate, le famiglie intermedie e le famiglie gravemente disfunzionali.
5. le conseguenze di una famiglia poco organizzata sul piano della coesione sono la mancanza di sicurezza e appoggio nei confronti dei bambini.
192)
1.le conseguenze che la pedofilia può avere nella psicologia del bambino sono traumi di tipo sessuale, che possono protrarsi per tutta la vita.
2. all'interno di un gruppo familiare le situazioni di violenza psicologica possono essere il ricatto, la trascuratezza, il maltrattamento fisico e l'abbandono.
3. perché, a differenza del maltrattamento fisico, i cui segni sono visibili sulla pelle del bambino, il maltrattamento psicologico non lascia segni.
4. le idee di base su cui si basa la psicologia familiare sono che la famiglia è un sistema interattivo; il comportamento familiare deve essere interpretato come funzione della relazione tra i componenti del nucleo familiare; ed infine i sintomo vanno visti come espressione di un'organizzazione disfunzionale.
5. il doppio legame è una modalità comunicativa tra i membri familiari caratterizzata da messaggi contraddittori tra gli individui, che vanno a compromettere l'equilibrio inetergruppo.
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