LA FORZA DELL'EDUCAZIONE
Alla luce di ciò che è stato detto fino ad ora, gli obbiettivi della pratica kantiana sono la disciplina, la cultura, la prudenza e la moralità.
Disciplinare, secondo il filosofo, significa impedire che l'animalità dell'animo umano metta a tacere la sua umanità.
Molti degli obbiettivi che Kant si prefissa sono però utopici: per esempio promuovere l'uguaglianza e ispirare l'amore universale, ma molti altri fanno trasparire messaggi di fiducia nei confronti dell'educazione. In questo senso l'educazione svolge una funzione di umanizzazione.
È l’educazione infatti a far emergere l’umanità, cioè a permettere l’espressione dell’intelligenza e della scelta etica, perché ognuno di noi è il prodotto di facoltà (a priori) che vengono a maturazione con l’educazione e l’influenza dell’ambiente (a posteriori). Essa è dunque sia il processo di formazione della personalità individuale che il compito infinito dell’umanità. È un’esigenza primaria di autoperfezionamento che coinvolge l’umanità di generazione in generazione, e di nazione in nazione: è un progetto di carattere modniale.
Però questo processo è ancora in atto: l'educazione è un percorso di crescita continua e di miglioramento di tutto l'umanità.
Sulla pedagogia risulta essere dunque l'opera più matura dell'illuminismo pedagogico, che invita l'uomo a migliorare continuamente se stesso curando la crescita dei figli e la crescita della generazioni future.
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