Immanuel Kant, oltre ad essere noto per i suoi postulati sulla filosofia, fu di grande importanza anche per quanto concerne la pedagogia.
Nel suo saggio sulla pedagogia, pubblicato nel 1803 sulla pedagogia, Kant delinea le sue idee in merito: Afferma che accanto all'educazione fisica sia soprattutto importante l'educazione morale. Essa ha come oggetto la formazione della personalità e costituisce la parte più importante dell'attività educativa. Essa si articola a sua volta in tre momenti distinti e successivi: la meccanica cultura scolastica, la cultura pragmatica e la cultura morale.Per Kant lo scopo dell'educazione è la conquista della libertà morale e il dominio della natura: l'acquisizione della capacità da parte della ragione di fare guida al comportamento, traendo da se la legge e la forma da cui dipende il valore morale di ogni atto. Tutto deve coincidere con la cultura dell'animo, che coincide con i valori morali, fisici e fisiologici ed intellettuali.
Le facoltà cognitive sono divise in superiori, intelletto, ragione, giudizio, ed inferiori i sensi, l'immaginazione, la memoria. Esse devono essere entrambe sviluppate al massimo.
Si doveva poi assumere una cultura generale di fisica, ovvero riflessione e ricerca della verità, e morale.
Egli, suggeriva inoltre di adottare il metodo socratico, da parte degli insegnanti, per trasmettere il loro sapere: l'insegnamento doveva essere un'interazione, non un insieme di domande e risposte.
Nessun commento:
Posta un commento